Laptop project
I computer portatili al Liceo di Akureyri (Islanda)
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testo: Lára Stefánsdóttir (responsabile del settore ICT)
e-mail:lara@lara.is

Il punto di vista degli studenti e dei docenti

A partire dal 1998, uno dei principali obiettivi della politica relativa alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nella Menntaskólinn (liceo) di Akureyri è stato quello di estendere l'uso delle TIC a tutti gli ambiti disciplinari. I nostri docenti si sono impegnati con notevole entusiasmo nel trovare modalità di utilizzo delle TIC durante le lezioni e le attività di studio degli studenti. Alcuni metodi hanno avuto successo, mentre da altri abbiamo imparato che dobbiamo operare diversamente. Una cosa è del tutto evidente: senza un facile accesso ai computer, gli studenti non si mostrano entusiasti né efficienti nel proprio lavoro. I docenti hanno iniziato a dotarsi di computer portatili a partire dall'ottobre 1999, quando metà di loro ne ha acquistato uno in compartecipazione con la scuola; oggi l'82% dei docenti dispone di un portatile, mentre i rimanenti fruiscono di un pieno accesso: vi è un computer per ogni insegnante che ne abbia bisogno per il proprio lavoro. Si è visto che quando i docenti passano da un uso del computer condiviso con molti altri colleghi alla possibilità di disporre di una propria macchina, il loro modo di utilizzare il computer cambia sia nel lavoro personale, sia nell'insegnamento.

La stessa cosa vale naturalmente anche per gli studenti. L'anno scorso il Ministero dell'Educazione, della Cultura e della Ricerca ha commissionato alle tre scuole superiori più innovative nell'ambito delle TIC la definizione di un "laptop project" incentrato sull'uso dei portatili da parte degli studenti. L'obiettivo è quello di collaborare con il ministero nell'individuare modalità di utilizzo dei portatili nello studio. A partire dai risultati dell'indagine, il ministero definirà poi una politica nazionale in questo ambito.

Il punto di vista dei docenti

"Il fatto di poter disporre di un portatile ha trasformato notevolmente, se non completamente, il mio modo di lavorare. La differenza più importante è l'opportunità di avere uno strumento di lavoro che nessun altro deve usare quando tu ne hai bisogno e che quindi puoi usare quando vuoi", dice Sverrir Páll Erlendsson, insegnante di islandese. Questo sembra il cambiamento più evidente: con un proprio computer a disposizione, il lavoro dei docenti si trasforma; invece di dover correre a un computer distante dalla postazione di lavoro abituale, anche se nella stessa aula, essi hanno la macchina sempre a portata di mano, con le proprie configurazioni e i propri dati e, inoltre, possono portarsela con sé ovunque vadano. In Islanda, gli insegnanti svolgono gran parte del lavoro a casa e quindi è piuttosto importante disporre dello stesso computer a casa e a scuola.

I docenti preparano le lezioni, il materiale per le lezioni, testi e presentazioni sul proprio portatile. Usano strumenti come PowerPoint™ e portano il computer in classe per usarlo collegandolo a un videoproiettore. Ma si tratta di strumenti costosi e, fino a quando la scuola non ne avrà acquistato uno per ciascuna classe, può essere faticoso dover trasportare in aula un portatile, un videoproiettore e anche qualche libro.

Lo fanno lo stesso, ma riconoscono che sarebbe meglio ci fosse un proiettore in ogni aula. Fino ad ora è troppo costoso per la scuola, ma si spera che la situazione possa cambiare. Così continua Sverrir Páll: "Un insegnante aggiornato è un uomo o una donna che cammina per lunghi corridoi trasportando una borsa piena di libri e giornali a tracolla su una spalla, un proiettore sull'altra, chiavi in una mano e un portatile aperto in braccio, come un bimbo. Entrando in un'aula, deve per prima cosa trovare un angolo su un tavolo per poggiare tutta questa roba, poi sprecare un terzo del tempo a disposizione per trafficare con cavi e connessioni di ogni genere, prima di potere, finalmente, cominciare la lezione. :-)".

Árný Helga Reynisdóttir, un'insegnante di inglese che ha sperimentato la somministrazione di prove di verifica su computer portatile, riferisce: "Gli studenti hanno affrontato le prove di inglese con il computer, un metodo che ha dato ottimi risultati. Tutti i miei studenti concordano sui vantaggi di questa modalità di verifica. Mi inviano per posta elettronica i risultati, che io correggo sul mio computer e rimando loro sempre per posta elettronica".

Essere in grado di valutare gli studenti attraverso l'uso del computer è proprio l'obiettivo che cerchiamo di raggiungere su ampia scala, sia utilizzando pagine web interattive, sia assegnando compiti scritti.

Attingendo alle risorse interne o avvalendosi del supporto fornito dal ministero, la scuola ha promosso corsi di formazione per docenti sulle TIC. Essi vertono tanto sugli aspetti pratici dell'uso del computer e del software, quanto sull'inserimento delle TIC nella didattica. Quasi tutti i docenti hanno frequentato almeno un corso; molti tra loro sono particolarmente attivi e hanno seguito più di un corso. Dice Árný Helga: "I corsi sulle tecnologie informatiche a cui ho partecipato si sono rivelati efficaci e credo che l'uso del computer si debba integrare nell'attività quotidiana per portare a risultati concreti. Questo vale in particolare per la creazione delle proprie pagine web".

La comunicazione tra i docenti e l'amministrazione scolastica è notevolmente migliorata. La posta elettronica viene usata come strumento quotidiano di discussione sui problemi della scuola. Harpa Sveinsdóttir, docente di tedesco, dice: "Seguo regolarmente tutte le notizie e le comunicazioni interne che ricevo per posta elettronica. Uso la posta elettronica per comunicare sia all'interno dell'istituto, sia con l'esterno. Per me si tratta di un'esperienza del tutto nuova". Sia i docenti, sia la direzione e l'amministrazione scolastica affermano di essere molto più informati di prima su quanto accade nell'istituto.

I computer portatili degli studenti

Attualmente, soltanto una classe, la 3A, dispone di portatili forniti dal liceo. Si tratta di studenti del terzo anno dell'indirizzo linguistico. La scuola possiede 10 portatili che i docenti possono avere a disposizione nella propria classe, un "laboratorio portatile" che viene utilizzato in modo sempre più intenso, poiché gli insegnanti sembrano apprezzare il fatto di disporre dei computer nella propria aula durante il lavoro di gruppo degli studenti, piuttosto che doversi spostare nel laboratorio di informatica tradizionale.

Migliore organizzazione
Gli studenti che dispongono di un proprio computer portatile sono circa 60, ma distribuiti su anni di corso e classi differenti; pertanto i docenti non possono trasformare le proprie lezioni come potrebbero se ciascuno studente della classe avesse un portatile. Questi 60 studenti sono comunque convinti che il computer portatile sia molto utile, come racconta Hannes Árdal: "Posso assicurare che il mio portatile ha influenzato moltissimo il mio modo di studiare; i miei appunti sono più ordinati di prima e contengono una maggiore quantità di informazioni, ovvero una raccolta più completa dei materiali di studio". Due ragazze della 3A confermano: "I nostri appunti sono più strutturati", e anche due compagni: "Quando usiamo il portatile riusciamo a organizzarci meglio, la maggior parte degli schemi e dei riassunti sono nel computer, facili da recuperare, e non affoghiamo nella carta".

Diversi modi di lavorare
"Da quando abbiamo ricevuto questi portatili, svolgere i compiti a casa è diventato più facile e divertente. Poter cercare informazioni mentre ascoltiamo l'insegnante e, contemporaneamente, la nostra musica preferita è per noi un'esperienza nuova e positiva", dicono gli studenti della 3A. Ai docenti questo sembra orribile: cercare informazioni, ascoltare l'insegnante "e" la propria musica preferita. Ne abbiamo discusso a lungo. La nostra collega di inglese mi ha raccontato di aver avuto un giorno, nella 3A, un'esperienza di ascolto piuttosto complessa. "Ero inorridita: non sembravano ascoltare, ma solo armeggiare con i computer in mille modi. Con grande sorpresa, però, quando ho fatto delle domande sugli argomenti della lezione, essi erano in grado di rispondere a tutte salvo una: un risultato pari o superiore a quello ottenuto dalla classe che non usa il portatile". Me ne sono meravigliata anch'io e ne ho chiesto conto alla classe. Erano d'accordo nel ritenere che i docenti si preoccupassero troppo di quello che essi facevano con il computer. "Non sanno quello che ci passa per la mente: se guardiamo fuori dalla finestra, possiamo pensare a qualcosa di completamente differente da quello di cui l'insegnante sta parlando". "Siamo in grado di fare più di una cosa alla volta; gli insegnanti non dovrebbero preoccuparsi di quello che stiamo facendo". Ho insinuato che stessero trasformandosi in una nuova specie umana, il "multitasking man", e con mia sorpresa, invece di prendere la cosa come uno scherzo, si domandavano seriamente se le persone stessero cambiando a causa della tecnologia contemporanea.

Emozioni
Spesso gli studenti raccontano la loro esperienza con il computer portatile e ammettono di giocare in classe. "Durante una lezione noiosa, puoi giocare con un videogioco, ed è molto più divertente che guardare fuori dalla finestra", dicono due studenti della 3A. Un altro aggiunge: "In classe non ci annoiamo più come prima", e altri due ragazzi: "Prima di ricevere i computer, a volte ci annoiavamo a tal punto da cominciare a prestare attenzione all'insegnante, ma ora che abbiamo i computer non ci annoiamo mai". E ancora: "Da quando abbiamo ricevuto questi portatili, i compiti a casa sono diventati più facili e divertenti". Sembra dunque che gli studenti si sentano più a loro agio, ma nel leggere i loro commenti non è facile decidere se si tratti di un bene o di un male.

Imparare di più - approfondire
Dice l'allievo Hannes Árdal: "Grazie al portatile, tutti i compiti si svolgono più in fretta e diventano più facili. Perciò non sono costretto a dedicare molto tempo al lavoro di base e questo mi consente di approfondire l'argomento di studio, comprendendolo meglio e riuscendo a collocarlo in un orizzonte più ampio". Due studenti della 3A aggiungono: "I computer portatili connessi a Internet aprono una nuova prospettiva di studio; puoi navigare in Internet, utilizzare la posta elettronica per contattare studenti di altri paesi e spedire il tuo lavoro. Quando scrivi qualcosa in inglese o in altre lingue, il correttore ortografico e grammaticale di Word si rivela molto utile". Benché possa essere fonte di distrazione, il portatile apre anche nuove prospettive nella ricerca di maggiore informazione, nell'uso di strumenti di supporto all'attività degli studenti ecc.

Pari opportunità?
dice lo studente Örlygur Hnefill Örlygsson: "Chi è interessato a partecipare deve pagare per il computer e quindi è chiaro che l'accesso non è uguale per tutti. In realtà, la possibilità di partecipare allo sviluppo delle TIC dipende dalla condizione economica del singolo studente e perciò c'è una grande disparità tra quelli ricchi e quelli poveri". È un problema cruciale quello di chi può comprarsi il computer e di chi non ne ha la possibilità. Durante quest'anno scolastico, il prezzo per un computer portatile di livello accettabile era di circa 1.700 euro. Piuttosto alto per genitori che devono mandare i figli a studiare in un'altra città, sostenere le spese per un pensionato o un appartamento in affitto, per la mensa scolastica o per i pasti a casa. C'è poi il costo dei libri e aggiungere a tutto questo anche un computer è effettivamente un impegno eccessivo per molti genitori. Alcuni poi hanno due figli al liceo e già il semplice obiettivo di consentire a entrambi di frequentare può comportare un grosso sforzo economico. Continua Örlygur Hnefill: "Il vantaggio di avere un computer portatile probabilmente è chiaro alla maggior parte di noi, ma credo che sia importante pianificare il progetto in modo diverso. Bisogna evitare che le scuole che mettono in risalto l'uso dei computer portatili siano solo quelle per ricchi.

Conclusione

Pur non avendo raggiunto una conclusione definitiva sulla questione, mi sono comunque convinta che un computer portatile sia molto importante tanto per i docenti quanto per gli studenti. Così importante che non può essere riservato soltanto a chi ha maggiori possibilità economiche. In un modo o nell'altro, dobbiamo garantire a tutti gli studenti della scuola l'opportunità di averne uno a disposizione durante tutti e quattro gli anni di frequenza. Sino a quando tutti gli studenti della classe non avranno un computer, i docenti non saranno in grado di trasformare i propri metodi di insegnamento. Alcune scuole costituiscono gruppi particolari in cui inseriscono gli allievi che dispongono di un portatile: credo che anche noi dovremo farlo ma che, allo stesso tempo, sia una prospettiva sgradevole, poiché può aggravare il divario tra ricchi e poveri, tra chi ha maggiori possibilità e gli altri. D'altra parte, però, a chi ha fatto sacrifici per acquistare un computer, con o senza l'aiuto dei genitori, è scorretto non offrire l'opportunità di far fruttare al meglio il proprio investimento.

Akureyri, aprile 2001

Translated by Stefano Marzocchi